A me piace il pane senza sale perchè così si sente meglio il sapore di quello che ci si mette sopra. Persino la nutella è più buona sul pane senza sale. Lo giuro!
E sono certa che il pane toscano fatto in casa, tra le montagne del trentino, nulla avrà a che vedere con quello vero, quello che fanno loro, ma vi assicuro che anche il mio non è affatto male.
E per me niente biga, niente germe di grano, niente di niente. Solo farina, lievito e acqua, senza sale. E' sufficiente per chiamarlo pane toscano?
Comunque vada, comunque lo si voglia chiamare, il segreto è senz'altro quello di far lievitare l'impasto il più a lungo possibile. Ovviamente. E quello di lavorarlo più volte e con qualche trucco (le pieghe, è chiaro!). Come dice zia Grazia, la pasta va fatta lievitare e va impastata più volte, fino a quando non schiocca! Perchè se state ben attenti, quando si lavora la pasta lievitata, a un certo punto la si sente schioccare. E quando schiocca allora è fatta. Vuol dire che l'avete lavorata a sufficienza.
Quindi, se non avete il solito mixer dove ci si può ficcare tutto dentro, formate la solita cupoletta di farina (quella di grano duro credo sia la migliore, ma io ho usato quella di farro biologica ed è venuto buonissimo lo stesso. Mezzo chilo basta!), sciogliete un cubetto di lievito di birra in acqua tiepida e impastate fino a quando non otterrete una palla elastica e poco appiccicosa.
Lasciatela quindi riposare in una ciotola molto capiente coperta con della pellicola per qualche ora (io l'ho dimenticata lì per tutta la notte). Dopodiché, quando l'impasto raggiunge il doppio del volume iniziale, potete lavorarla ...fino a quando non schiocca e utilizzando il metodo delle pieghe.
Per la cottura:
mettete nel forno un pentolino di acqua e scaldate il forno fino al massimo. Quando è ben caldo, infornate il vostro pane per 15 minuti alla massima temperatura e subito dopo abbassate a 180° per altri 30-45 minuti.
Fatelo raffreddare a testa in giù!
Questo pane, quello che vedete in questa foto, era nato per essere affogato nella famosa ribollita. E un po' ce n'è finito nella ribollita, ma per fortuna non tutto. La sua morte migliore è stata questa: sale, olio extravergine di oliva e origano.
Sublime!
mmm...anche se è tardi è ho già abbondantemente mangiato...mi fai venire fame!!!
RispondiEliminaCri
Ma ci siamo scritte assieme! e stavo per scriverti la stessa cosa. L'immagine delle tue sarde mi ha fatto venire una fame! Se ci facessimo un panino con il mio pane e le tue sarde? Buona notte!
RispondiEliminaGiusto!!!! Buona idea!
EliminaGnam...:-)
Cri
ho trovato la farina di malto che non vendevano da nessuna parte.. fondamentale! parliamone..
RispondiEliminaanche se ormai non sono più troppo dedita, devi sapere che io amo le paste lievitate :-)
ps: ops, senza nome..
Eliminateppa :-)
La farina di malto??? e dove? dove?
RispondiEliminaSembra davvero ottimo, complimenti!
RispondiEliminaSono un'amante del pane fatto in casa, lo faccio regolarmente (io uso il lievito madre), ero curiosa di sapere il motivo del pentolino d'acqua in forno, serve per mantenere l'umidità?
RispondiElimina@ Pepper: sì esatto, con l'umidità si forma una crosticina fina e croccante e il pane diventa ancora più buono. grazie della visita!
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