E' tutta colpa di Veronica e delle sue idee buffe. Ma un po' anche colpa della mia inesauribile curiosità di buttarmi in esperienze nuove e stimolanti.
Cucinare per 40 persone? Una barzelletta in effetti. Ahhhh! Che ne pensate?
Ormai ho detto sì!
Ho detto sì e quindi, dopo varie ricerche all'interno della tradizione culinaria del nostro paese, andando a scavare tra le ricette più antiche, quelle popolari, quelle della cucina più povera, quelle del carnevale, eccomi qui a svelarvi in anteprima uno dei piatti che metteremo sulla tovaglia di carnevale venerdì prossimo, 17 febbraio 2012: la RIBOLLTA!
La ribollita è un nome che ho sempre trovato molto buffo (buffo infatti!) e il fatto che si chiama così porprio perchè questo piatto va per l'appunto ri-bollito, bollito cioè due volte, me lo fa apparire ancora più interessante e divertente.
Così ho studiato, ho letto diverse ricette (qui per esempio), ma soprattutto forum, e sono arrivata alla seguente conclusione: la ribollita è una ricetta popolare, una zuppa nata dagli avanzi, da quello che era rimasto in casa, cotto e quindi ribollito una o più volte i giorni successivi.
Va da sè che la ricetta esatta e con le proporzioni giuste sono difficili da trovare. Trattandosi di una zuppa degli avanzi, è chiaro a tutti che non si può parlare di grammi o quantità esatte. E nemmeno ci si può aspettare di trovare sempre gli stessi ingredienti in tutte le ribollite.
Questo è quello che io ho messo nella mia prima ribollita:
5 pugni di fagioli cannellini (secchi)
un cavolo verza
mezzo cavolo nero riccio toscano
200 gr di spinaci
2 patate
1 cipolla gialla
1 carota
1 costa di sedano
1 ciuffo di prezzemolo
2 spicchi d'aglio
1 rametto di timo
4 fette di pane toscano fatto in casa (la ricetta a breve su queste frequenze!)
1 rametto rosmarino
sale, pepe nero macinato e olio extravergine di oliva
ci vorrebbero anche due pomodori maturi o della salsa, ma io... non ce li avevo!
La ribollita ovviamente non è una ricetta veloce, questo l'avevamo capito, no? Ci vuole molta pazienza e poca fretta. Quando è pronta è pronta!
Mettete a bagno i fagioli cannellini per 12 ore e dopodichè cuoceteli in pentola a pressione per 15 miunti (dal fischio) conservando l'acqua di cottura.
Metà andranno nella zuppa così come sono, l'altra metà passatela al passaverdura. Deve risultare una crema densa, ma senza le buccie.
Tagliate in pezzetti la cipolla, la carota, il sedano e l'aglio e fate soffriggere in una padella dal fondo spesso con l'olio ben caldo.
Nel frattempo sbucciate le patate, lavate gli spinaci, la verza e il cavolo nero, al quale dovrete prima togliere tutta la costa bianca.
Tagliate tutte le verdure grossolanamente e fatele stufare in pentola con il soffritto, assieme al prezzemolo e al rosmarino. Aggiungete i fagioli e l'acqua di cottura per fare in modo che non si attacchi tutto e poco dopo aggiungete anche la crema di fagioli.
Quando le verdure saranno cotte, passate metà della zuppa al passaverdura e dopodichè aggiungetela al resto della minestra.
Fate cuocere per altri 10 minuti e poi versate la vostra zuppa in una pentola di coccio, dopo aver disposto sul fondo delle fette di pane toscano insaporito con l'aglio.
Dimenticatevela così fino al giorno dopo e ...ribollitela!
ciao! Che coraggio accettare di cucinare per quaranta persone..! Troppo brava, anche se immagino si tratti di un impegno a più mani :) è sempre una grande cosa.
RispondiEliminaGrazie per le indicazioni su dove ordinare il coppapasta, ci vado senz'altro a prenderlo perché sono troppo curiosa, poi finirà anche lui nel cassetto delle caccavelle in-utili/in-dispensabili..ahah!!
baci, salutami Trento, che mi piace troppo tanto!
Per la verità le mani erano solo 4 e abbiamo tagliato verdura per ben 4 ore!!!
RispondiEliminada matti, ma esperienza fantastica!